SAN BIAGIO A MARATEA
La festa dell'anniversario della traslazione delle reliquie di San Biagio, dura un'intera settimana, dal primo sabato di maggio fino alla seconda domenica del mese.
Questa festa, che si affianca quella religiosa del 3 febbraio, ha origini remote, e vuole celebrare l'arrivo delle reliquie del santo a Maratea, avvenuta, secondo alcuni, nel mese di maggio del 732. Nel 1695 venne istituito, con il consenso del vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio, il protocollo della manifestazione.
Il primo sabato del mese si tiene la prima processione della statua argentea del santo, detta San Biagio va per la terra, che si svolge per le strade del Castello. Dopo alcuni giorni di preghiera, il secondo giovedì del mese si svolge la seconda processione, detta San Biagio scende dal Castello, in cui la statua viene trasportata, attraverso un antico sentiero, dal Castello al Borgo. Questa è una processione davvero particolare, in quanto il simulacro del santo viene coperto da un panno rosso fino all'arrivo alla località detta Capo Casale: ciò avviene poiché l'atto del passaggio della statua tra le due parrocchie di Maratea è qualcosa di strettamente privato, come stabilito nel 1781 dopo una lite tra i due parroci, infatti il sacerdote che porta la statua non indossa né cotta né stola. A Capo Casale la statua viene spogliata e consegnata alla responsabilità del sindaco, che qui consegna al santo le chiavi della città, rendendolo simbolicamente la massima autorità di Maratea. Subito dopo la statua viene trasportata nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Il secondo sabato di maggio si tiene la terza processione, in cui il busto argenteo di San Biagio attraversa in pompa magna le strade del Borgo. Arrivati alla domenica che segue, si tiene l'ultima processione, detta San Biagio torna al Castello, in cui la statua, nuovamente coperta dal manto rosso, ripercorre all'indietro l'antico sentiero per ritornare alla Basilica al Castello, sua sede abituale. In seguito alla ricollocazione della statua nella Basilica, avviene saltuariamente il fenomeno della Manna, certificato già in una bolla papale del 1562. (testo: wikipedia.org | foto: Pino Laprea)